mercoledì 5 febbraio 2014

Fuck that! I wanna do my laundry whenever the fuck I wanna do my laundry.

 

Sono troppo tranquilla. Dev'esserci qualcosa che non va.

Sono stranamente quieta, al punto che non mi incazzo neanche quando la collega di turno mi coinvolge nell'ennesima discussione di cui non mi frega assolutamente un cazzo (e che ruota immancabilmente intorno a qualcosa di abbigliamento).

Ho giusto un barlume di fastidio quando sento un commento a proposito di Bob Dylan che è "una roba country" ma poi risprofondo nella mia tranquillità. O apatia. E' ancora da capire.

E poi mi viene il dubbio che questa indifferenza sia una sorta di meccanismo di difesa che scatta quando viene rilevato un picco di fastidio imminente.

In pratica, o mi disinteresso o sparo tutti affanculo.

Perché in effetti, a pensarci bene, sì, qualcosetta che mi dà fastidio c'è.

Mi urta che nessuno intorno a me l'altra mattina, a parte l'unica amica che evidentemente appartiene alla mia stessa specie, abbia fatto neanche un cenno a Philip Seymour Hoffman.

Mi urta che nessuno sapesse neanche di che diavolo si stava parlando, mentre io e l'amica ci esternavamo il reciproco stupore e dispiacere.

Mi urta che per la maggior parte delle persone che mi circondano quello che non si sa è perché non vale la pena saperlo.

Mi urta chi cerca di convincermi che l'ultimo libro di Fabio Volo è davvero cariiiiiinoooo.

Mi dà profondamente fastidio chi lavora tutto il cazzo di giorno con un pc davanti al naso e non sa cos'è Chrome. E alla risposta "è un browser" la situazione, lungi dal risollevarsi, precipita.

Mi dà profondamente fastidio la pigrizia mentale. L'inerzia. La pacifica e soddisfatta accettazione della propria ignoranza.

Mi urta la tipa che, sventolandomi davanti al naso il dvd di Una notte da leoni 3 mi dice con tanto d'occhi sgranati "ma come non l'hai visto?! Proprio tuuuuu...." Sì, darling, proprio io, checcazzo, è esattamente quello il punto.

Mi urta la tizia che "ma come fa ad esser bello Fight Club...è violento!"

Mi danno fastidio le persone che ti si appiccicano improvvisamente e senza motivo. E che pensano pure di essere arrivate a farti un favore.

Mi fa venire l'orticaria la tipa che mi regala il suo nuovo libro (autopubblicato) da leggere, con l'evidente intento di obbligarmi a dirle quanto è brava - hai proprio trovato quella buona, gioia.

Mi rendono idrofoba i consigli non richiesti, le discussioni portate avanti riportando quello che qualcuno ha detto su facebook con relativi commenti, le tipe che io-non-mi-trucco-perché-non-ho-mica-tempo-io.

Mi urtano i titoli dei giornali con la parola shock affiancata a qualsiasi cosa.

Le perturbazioni numerate.

Ah sì. E anche i carciofi cotti.

*risprofonda nel suo stato di quiete*

L'elenco del fastidio è prolungabile a piacere.

Buona giornata fan dei Placebo e non.

 

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