- Brian, davvero, è la cosa più stupida che abbia mai sentito.
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- Brian, cazzo, dove sei finito?
Stef si alza dal divano senza avere la minima voglia di farlo e comincia a vagare per casa cercando di individuare la sagoma di Brian nella penombra del tardo pomeriggio. E' novembre, è Londra, e le giornate sono ormai corte, fredde e inadatte a tutto.
Lo trova in cucina, seduto al tavolo, di fronte ad uno dei suoi soliti intrugli di tè, zenzero e chissà cos'altro ci mette dentro per evitare che la sua voce risenta eccessivamente delle troppe sigarette che continua a fumare.
Non ha acceso la luce e se ne sta lì, quasi al buio, senza guardare niente in particolare, senza fare niente.
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